C’è un momento, tra la fine del torpore invernale e l’inizio del fermento primaverile, in cui tutto sembra possibile. È il tempo dei risvegli: della natura che si rimette in moto, dei progetti che tornano a farsi sentire sotto pelle, delle energie che lentamente si riallineano. Ma c’è anche un altro tipo di risveglio, più sottile e forse più urgente: quello lavorativo.
Risvegliarsi al lavoro non vuol dire semplicemente tornare operative ed efficienti.
Significa rimettere a fuoco il senso di quello che facciamo, ascoltare ciò che è cambiato in noi durante il silenzio e il buio, fare spazio a nuove modalità, relazioni, desideri. È un invito a non tornare automaticamente nei vecchi meccanismi, ma a chiederci, con onestà e coraggio: cosa voglio coltivare, ora?
In questa edizione di Chiara, esploriamo il risveglio come possibilità, movimento, scelta, azione. Perché non si tratta solo di ri-svegliarsi, ma di scendere dalla ruota del criceto e decidere come vogliamo essere quando siamo sveglie.
E dovunque siamo, di esserci totalmente.
Che storia! Cinzia Di Michele
Cinzia Di Michele, abruzzese testarda e curiosa, cresciuta a pane, grandi sogni e valigie sempre pronte. Dopo anni passati a scalare ruoli in multinazionali, oggi si dedica a progetti che hanno un senso anche fuori dai PowerPoint e ha fatto della consapevolezza la sua nuova bussola.
“Risvegliarsi, per me, oggi, significa guardare con gratitudine a tutto ciò che è stato: le straordinarie esperienze passate e le tante persone che ho avuto la fortuna di incontrare in questi anni di vita professionale. Ma anche gratitudine verso le prove più dure, per usarle come carburante per il futuro: con forza, fiducia, ottimismo e tanto amor proprio.”
Cinzia Di Michele è il ritratto della donna in carriera che si è guadagnata pezzo per pezzo il proprio job title e ha sfondato il tetto di cristallo con professionalità e determinazione. Dagli stage non retribuiti a direttrice generale in multinazionali estere.
Ma quello che Cinzia ci racconta oggi è un percorso che l’ha portata dopo anni con la valigia in giro per il mondo a rientrare in Italia, per spogliarsi del guscio protettivo della carriera in cui si era rifugiata e riscoprirsi, forse più vulnerabile del previsto ma con nuovi mondi a cui dare vita.
Oggi è infatti Responsabile Commerciale di una Startup emiliana, Robomagister, la cui vocazione è la valorizzazione dei talenti del territorio e del Made in Italy, in cui si occupa di disegnare e implementare la strategia di vendita per un prodotto tecnologico che vedrà la luce nel 2025.
Dall’Abruzzo a Milano per un futuro migliore
Il percorso professionale di Cinzia inizia a 18 anni quando si trasferisce dall’Abruzzo a Milano con una borsa di studio per la Bocconi dove poi si laurea in Economia Aziendale.
“Figlia di un papà ferroviere, di una mamma operaia e di una cultura che vive il lavoro come opportunità di riscatto e affermazione sociale, da sempre investo molto di me nel percorso professionale. Con grande impegno, dedizione e un fortissimo senso di responsabilità.”
Si costruisce la propria carriera in aziende internazionali con ruoli sempre più strategici: la curiosità autentica verso le persone è sempre stata il vero motore. Dai ruoli marketing è passata a funzioni manageriali e di leadership più vicine alle vendite, alla formazione, allo di sviluppo risorse, al business development.
Milano, Bruxelles, San Marino, Zurigo, Barcellona: sei traslochi di casa e di vita, infinite valigie e una costante voglia di mettersi alla prova.
“Sempre con il desiderio di lasciare un’impronta, contribuire ad un progetto di crescita aziendale. Ma anche, in tutta onestà, attraversata dal bisogno di dimostrare il mio valore e fare la differenza."
Risveglio professionale:
come passare dalla modalità criceto
alla consapevolezza lavorativa
articolo formativo a cura di Cristina Coppellotti - Responsabile formazione di Piano C
Risveglio professionale: cosa accade quando capisci che qualcosa non funziona nel tuo modo di approcciare il lavoro, la routine si è trasformata in una gabbia e decidi di interrompere questo circolo vizioso?
Qualche anno fa, quando nostra figlia Anna era piccola e desiderava moltissimo un animale, avevamo adottato un cricetino bianco. Il Comandante Cip, così si chiamava, forse nel tentativo di nobilitare l’appellativo da cartone animato, era davvero instancabile: correva sulla sua ruota per ore, giorno e notte, come se avesse una missione segreta da compiere, senza mai fermarsi. Lo avevamo dovuto pure spostare dalla cameretta, perché il suo continuo correre era troppo rumoroso
Uscire dalla ruota del criceto per lavorare meglio
Quando penso alla metafora della “ruota del criceto” che spesso usiamo per descrivere la sensazione di routine senza fine nella vita lavorativa, mi torna subito in mente lui, nonostante non mi sarà mai possibile perdonarlo per avermi rosicchiato il tacco e il cinturino dei miei sandali preferiti, trovati con un colpo di fortuna in un charity shop di Londra.
Quante volte ci siamo sentite come lui, impegnate in una corsa continua che sembra non portarci mai davvero avanti, intrappolate in una ripetizione meccanica di cui a volte non siamo nemmeno consapevoli?
Ma, a differenza sua, e di tutti gli altri criceti, noi abbiamo la possibilità di fermarci, osservare la nostra “gabbia”, valutare se la ruota su cui corriamo ci appartiene davvero e, se necessario, scegliere di cambiare percorso.
🎤Quante volte avresti voluto parlare in pubblico, ma hai rinunciato? Gli studi ci dicono che le donne pongono meno domande in pubblico e rinunciano a intervenire se non sono preparate al 100%. E questo è un dramma, perché l'uguaglianza e la parità passano anche per la retorica, attraverso l'atto di mettersi al centro e affrontare un pubblico.
Prendiamo la parola! La retorica dalla parte delle donne di Flavia Trupia, edizioni Piemme, è appena uscito: questo libro vuole essere un'esortazione a proporsi, a prendere finalmente la parola. Anche quando non te la vogliono dare. Dove? In ufficio, a scuola, in tv, nel dibattito pubblico.Cinzia ci consiglia:
📖Solo bagaglio a mano di Gabriele Romagnoli.
Un invito ad alleggerirsi: dalle aspettative, dalle zavorre mentali, dalle maschere. Un piccolo inno alla gratitudine e alla vita. Che guarda avanti, sempre.
La ciliegina sulla torta? La crea Laura! Lei la conosci già, si occupa della creatività per Piano C: tutte le grafiche di Chiara sono opera sua. E quando non crea al computer mette le mani in pasta dando vita a piccole opere d’arte per decorare le torte. La ciliegina è il suo nuovo progetto, passa su Instagram e dai un’occhiata (e un cuoricino) alle sue creazioni!
Hai bisogno di una mano a sistemare il tuo cv, vorresti iniziare a usare LinkedIn come si deve, imparare a organizzarti la settimana una volta per tutte?
Queste sono solo alcune delle consulenze personalizzate in arrivo: a breve online sul nostro sito con tutte le info.
Vuoi avere un’anteprima, scrivici una mail a dillo@pianoc.it
FESTIVAL DELLE LETTERE: scegli la categoria Lettera a una donna_Piano C
Te l’abbiamo raccontato in Chiara di aprile, al Festival delle Lettere ci saremo anche noi e abbiamo una categoria dedicata per la nostra community: Lettera a una donna_Piano C.
🗓️Inviando la tua lettera e selezionando questa categoria potrai partecipare al reading organizzato per Piano C in programma per il 10 luglio!
🎤Il Festival si aprirà con un evento di anteprima il 21 giugno alle 17:30 a Casa Schuster, Milano. L’appuntamento è con Le Migliori lettere, reading e premiazione degli scritti più belli in concorso, interpretati da attori e attrici d’eccezione che, di anno in anno, aggiungono valore alle parole dei partecipanti. Durante questo momento sarà premiata anche la migliore Lettera a una donna_Piano C.
🖋️Per scrivere la tua lettera hai tempo fino all’ 8 giugno: ricorda devi mandare la lettera scritta a mano e caricare la versione digitale online: non vediamo l’ora di leggerti!
DICHIARAZIONE DEI REDDITI IN VISTA!
Lo sapevi che se non inserisci il CF specifico, sarà lo Stato a scegliere a chi devolvere la tua quota? Fai valere il tuo diritto di scelta, sarebbe un peccato perdere questa occasione per sostenere il talento femminile insieme a noi!
Dona il tuo 5x1000 a Piano C, salvati il codice:
CF 97641830159
DEA MONTAGNA: sta per iniziare il percorso di empowerment economico
All’interno del progetto Dea Montagna promosso dall’associazione La Diosa e realizzato con il supporto di Piano C sta per partire un percorso di gruppo gratuito di empowerment economico dedicato a donne che vogliono rimettere a fuoco la propria vita lavorativa, trovare nuove direzioni e strumenti per migliorare la propria situazione professionale.
Tutto attraverso il Work Design, una metodologia che aiuta a mettere a fuoco talenti, desideri e possibilità per ripensare (davvero) il proprio lavoro.
Il Progetto Dea Montagna è finanziato all’interno del progetto NORA against GBV, cofinanziato dall’Unione Europea e promosso da Fondazione Realizza il Cambiamento e ActionAid International Italia E.T.S.
Un regalo per te
Se anche tu come noi non vedi l’ora di vedere la grafica di Chiara, eccola qua pronta da scaricare. Puoi usarla come screensaver del tuo smartphone o nelle tue stories di Instagram (nel caso ricordati di taggare @pianoc_mi, ci farebbe piacere!)
AAA Cercasi creatrici di nuove sinergie
Ci piacerebbe trovare aziende e associazioni che condividano i nostri valori, con cui costruire un dialogo attorno alle parole di Chiara e che siano disposte a sponsorizzare un numero della newsletter.
Se lavori in un’azienda a cui potrebbe interessare supportare Chiara scrivici: non vediamo l’ora di iniziare a progettare un nuovo numero!
Alla prossima parola
Grazie per aver letto fin qua. Se hai apprezzato Chiara, inoltrala a chi tieni, condividi i post che ti hanno colpita di più e se ancora non lo fai, seguici su Instagram e LinkedIn: sharing is caring!
Chiara è un lavoro collettivo, a maggio ringraziamo:
Fabiola Noris curatrice, Cinzia Di Michele per Che storia!, Cristina Coppellotti per l’articolo formativo, Laura Chiarakul per la grafica.