Il linguaggio è un tema che ci sta a cuore: nei nostri percorsi, sui nostri social dedichiamo attenzione e spazio a parlarne. Dalle frasi pallottola ai cuscinetti linguistici fino ai femminili professionali, non si tratta mai solo di semplici parole.
Il linguaggio che scegliamo di utilizzare crea il nostro mondo e la rappresentazione che diamo di noi stesse.
Il 3 e 4 ottobre - online e dal vivo a L’Aquila, si tiene il DiParola Festival: il primo evento dedicato al linguaggio chiaro, inclusivo e accessibile.
Il tema di quest’anno? La precisione del linguaggio.
Non potevamo mancare e Piano C ha deciso di essere Media Partner: per noi è un’occasione importante per raccontare un argomento in cui crediamo e di cui ci occupiamo quotidianamente con le donne della nostra community.
Questo numero di Chiara nasce quindi in sinergia con il gruppo di lavoro del Festival: Valentina Di Michele ci racconta come è arrivata a creare un evento e a garantirne la gratuità,
ci regala 5 consigli concreti da utilizzare fin da ora per scrivere in maniera chiara e infine , nel suo editoriale, fa un quadro semplice e preciso di cosa significhi scegliere le parole giuste. Anche dal punto di vista politico.Perché se si ha il diritto di capire la realtà esiste anche il dovere di spiegarla meglio.
Buona lettura!
Che storia quella di Valentina!
Valentina Di Michele, la punkrock che non ti aspetti, appassionata di anime giapponesi, con un’occhio sempre aperto sul cielo astrologico, al centro del suo mondo ci sono le parole.
Madrina italiana del Microcopy e UX Writing, dopo aver perso il lavoro ha fondato la sua di azienda e da allora non si è più fermata: il Festival DiParola è la sua ultima creatura, evento dedicato al linguaggio chiaro, inclusivo e accessibile. Il primo in Italia.
When in trouble go big
Quando sei nei guai, rilancia.
Questo è il mantra di Valentina Di Michele. Ce l’aveva detto nell’editoriale Osare immaginare che ha scritto per il numero di Chiara dedicato proprio alla parola Osare e lo conferma oggi con la sua storia.
La tenacia, la caparbietà sono due qualità che a Valentina non mancano e che sono state fondamentali nei momenti più difficili. Ma dopo lo shock iniziale, non c’è ostacolo impossibile da superare.
“Di fatto sono ottimista: tutti cadiamo, la differenza la fa come ci si rialza.”
Il grande salto da libera professionista a srl
Valentina oggi è imprenditrice: ha fondato il suo studio Officina Microtesti, ha scritto due libri, insegna UX Writing e Content Design, dirige un Festival, aziende importanti chiedono il suo aiuto ed è un nome di spicco tra le professioniste della comunicazione.
Precisione, accuratezza e determinazione, il suo marchio di fabbrica.
Ma dal 2000, anno in cui ha iniziato a lavorare, di alti e bassi ce ne sono stati tanti: ha perso il lavoro due volte, cambiato ruolo e azienda molte altre.
📖Quando si parla di soldi ed economia all’improvviso tutto pare diventare di difficile comprensione, ma con la Ladynomics questo non accade.
È appena uscito il loro nuovo libro Signora Economia - Una guida femminista al capitale delle donne.Un mini saggio, accessibile e ricco di dati e analisi che offre uno sguardo critico sulle vere cause della disuguaglianza di genere ma anche su quanto le donne contribuiscono oggi all’economia del paese e sul perchè è importante iniziare a occuparsi di economia.
⛓️💥Potere alle parole. Perché usarle meglio della sociolinguista Vera Gheno: la vera libertà di una persona passa dalla conquista delle parole. Da leggere.
📖 Raccomandazioni per un uso non sessista della lingua italiana.
Alma Sabatini, anno 1987. Le basi.Valentina ci consiglia:
🎙️Altri orienti di Simone Pieranni (Chora Media). Per smontare il nostro pensiero colonialista e guardare al mondo senza pregiudizi.
✍🏽Siamo già oltre la metà di settembre: vuoi fare un check della tua attività in questo ultimo trimestre? Piano C per la tua Impresa è la consulenza personalizzata che fa per te.
Giovedì 3 e Venerdì 4 ottobre, online o dal vivo a L’Aquila c’è il DiParola Festival, il primo evento in Italia dedicato alla comunicazione chiara e semplificazione del linguaggio, di cui siamo orgogliosamente Media Partner.
Due giornate di incontri gratuiti e workshop per parlare di sicurezza, medicina, diritto e normativa, giornalismo e informazione, scienza, mondo del lavoro, scuola e arte in modo semplice e chiaro.
A proposito di Linguaggio inclusivo e Unconscious Bias: nel Digital EmpowHer Toolkit, tra le varie risorse, trovi il contributo di Laura Nacci, Linguista e docente di parità di genere in ambito professionale. Nato all’interno del progetto DigitalEmpowHer, promosso da Piano C, SheTech e ON/OFF Parma, il toolkit è pieno di attrezzi e spunti utili per il tuo percorso professionale e personale: scaricalo qui sotto, è gratis!
Vademecum per scrivere testi chiari, inclusivi e accessibili: da dove partire?
a cura di Alice Orrù - Copywriting e software localization, specializzata in linguaggio inclusivo e accessibile, fa parte del comitato scientifico di DiParola Festival
Per usare un linguaggio chiaro, inclusivo e accessibile non è necessario essere linguista. Chiunque creda che le parole hanno un impatto sulla vita delle persone può avvicinarsi ai linguaggi chiari e inclusivi e farli propri.
Ne sei convinta anche tu ma non sai da dove iniziare?
Questo vademecum ti aiuta a partire con il piede giusto e a scrivere testi più chiari, inclusivi e accessibili; si tratta di consigli utili, alla portata di tutte, che aprono la nostra comunicazione alla pluralità del mondo in cui viviamo.
E puoi iniziare a metterle in pratica fin da subito.
#1 Parole semplici e comprensibili
A meno che tu non debba scrivere un manuale tecnico o dedicato a persone esperte di un determinato settore, evita tecnicismi e parole complesse. Il linguaggio chiaro inizia con la scelta di termini di uso comune, facilmente comprensibili da un pubblico eterogeneo. Così faciliti l'accesso al contenuto per persone con diversi livelli di istruzione e di conoscenza della lingua.
Come diceva anche Tullio de Mauro,
«le parole sono fatte, prima che per essere dette, per essere capite.»
✨Questo e gli altri articoli li puoi leggere sul nostro blog✨
Linguaggio: uno strumento di democrazia e giustizia sociale
editoriale per Piano C a cura di Elena Panciera – consulente di comunicazione inclusiva e accessibile, fa parte del comitato scientifico di DiParola Festival
Parole e testi inclusivi e accessibili possono influenzare la vita delle persone e cambiare il nostro modo di pensare. Il linguaggio è uno strumento per abbattere le barriere e costruire una società più equa. Parliamo di questo al DiParola Festival, il primo evento in Italia dedicato alla comunicazione chiara e alla semplificazione del linguaggio.
Le parole sono una delle mie passioni più intense e durature. Lettrice vorace, esploratrice loquace. Ma fino a qualche anno fa mi sembravano poca cosa rispetto alla medicina, all’ingegneria, alla matematica, all’informatica, all’economia. Ogni altra disciplina mi sembrava più importante rispetto a quelle legate alla scrittura – comunicazione, traduzione, scrittura…
In effetti, la società in cui viviamo tende a non valorizzare i mestieri che hanno a che fare con le parole. Forse perché sono percepite come qualcosa di facile: chiunque parla e scrive, no? Forse perché sono considerate un mezzo, e non un fine.
Ma una decina di anni fa ho avuto un’illuminazione. Stavo scrivendo l’ennesimo progetto di formazione, circondata di project manager concentrati (maschile intenzionale) su budget e Gantt. E mi sono accorta che se alla fine ottenevamo clienti e finanziamenti era anche merito mio, che scrivevo concretamente il progetto. Loro ci mettevano i numeri e i dati, io ci stavo mettendo le parole. Che valevano almeno tanto quanto le loro cifre.
In quell’occasione ho realizzato che le parole sono un mezzo potente: “possono”, “hanno potere”, recuperando l’etimologia latina. Hanno il potere di cambiare la realtà:
Fanno accadere cose letteralmente: pensiamo al “sì” durante i matrimoni, che ha il potere di suggellare l’unione tra due persone. O ai “colpevole” e “innocente” pronunciati da giudici in tribunale, che hanno il potere di decidere il futuro di una persona accusata di un crimine.
Fanno accadere cose non letteralmente, ma comunque concretamente: aiutando a cambiare il pensiero; mettendo in evidenza ingiustizie sociali; comunicando con tutte le persone, quali che siano le loro caratteristiche identitarie (prima lingua, neurodivergenze, disabilità, eccetera).
Al DiParola Festival parliamo proprio del potere del linguaggio, insieme a 15 speaker che usano le parole in tanti modi diversi. Saranno due giornate di incontri gratuiti e workshop per parlare di sicurezza, medicina, diritto e normativa, giornalismo e informazione, scienza, mondo del lavoro, scuola e arte in modo semplice e chiaro. L’appuntamento è giovedì 3 e venerdì 4 ottobre 2024, online oppure nel Teatro dell’Accademia di Belle Arti di L’Aquila.
“Ognuno di noi è le parole che sceglie:
conoscerne il significato e saperle usare nel modo giusto e al momento giusto
ci dà un potere enorme, forse il più grande di tutti.”
Vera Gheno
AAA Cercasi creatrici di nuove sinergie
Ci piacerebbe trovare aziende e associazioni che condividano i nostri valori, con cui costruire un dialogo attorno alle parole di Chiara e che siano disposte a sponsorizzare un numero della newsletter.
Se lavori in un’azienda a cui potrebbe interessare supportare Chiara scrivici: non vediamo l’ora di iniziare a progettare un nuovo numero!
Alla prossima parola
Grazie per aver letto fin qua. Se hai apprezzato Chiara, inoltrala a chi tieni, condividi i post che ti hanno colpita di più e se ancora non lo fai, seguici su Instagram e LinkedIn: sharing is caring!
Chiara è un lavoro collettivo, a settembre ringraziamo:
Fabiola Noris curatrice, Laura Chiarakul per la grafica, il team del DiParola Festival: Valentina Di Michele per Che Storia!, Alice Orrù per l’articolo, Elena Panciera per l’editoriale, Giorgia Aurelio per il supporto e il team Comunicazione di Piano C: Valeria Barani e Vanesa Pelizza.