Veramente Chiara parla di dati a luglio? Certo che sì, anzi, forse è proprio il momento giusto, complice il clima estivo e la rilassatezza del momento.
Questo infatti è il mese ideale per farti affascinare dai dati (se già non lo sei!) e scoprire come possano diventare dei preziosi alleati nella vita di tutti i giorni, a patto di saperli maneggiare... non torturarli.
Non solo, le nuove professioni che stanno nascendo attorno ai dati sono numerosissime anzi, trovi un piccolo spoiler a riguardo proprio qui sotto.
Buona lettura!
Sta per tornare una nuova edizione di Data Interpreter, il corso gratuito per imparare a interpretare i dati: dove e come raccoglierli, in che modo leggerli ed analizzarli, come creare visualizzazioni d’impatto e come raccontarli con lo storytelling.
180 ore di formazione on line e in presenza per prepararti a operare in aziende di qualsiasi settore: se vuoi che il mondo dei dati sia il tuo futuro, inizia da qui!
Che storia quella di Giulia!
Giulia Marchese è data scientist con una predilezione per i dati di genere. Gli studi la portano a viaggiare fino all’altra parte del mondo e poi a ritornare a casa per dare vita a un progetto dedicato al benessere femminile.
Di cosa parla la sua storia? Di America del Sud, di Geen, startup FemTech e ovviamente di dati. Una marea di dati.
Giulia Marchese dall’Italia al Messico per occuparsi dei dati di genere. Da consulente per le Nazioni Unite alla creazione di Geen, startup FemTech, e la volontà di mettere a disposizione delle donne i dati. Per essere libere e consapevoli delle proprie scelte.
“Il mio rapporto con i dati è di profondo scetticismo. Ogni volta che mi incrocio con un dato la prima cosa che faccio è farlo a pezzetti, dubitare di lui e nella mia testa metterlo alla prova in tutti i modi che mi vengono in mente.
I dati sono tanto importanti quanto ingannevoli.”
Giulia Marchese ha lavorato come analista di Open Source Intelligence, specializzandosi in indagini sulla violazione dei diritti umani. Ha un dottorato bi-nazionale fra Germania e Messico in geografia politica e una specializzazione in programmazione e coding per l’analisi dei fenomeni sociali attraverso Big Data e Machine Learning.
Giulia è una Data Scientist: maneggiare dati, interpretarli e restituirli alle persone per renderle consapevoli, rappresenta il cuore pulsante della sua professione.
In questo momento sta vivendo una fase di transizione tra una serie di lavori di consulenza tra Messico e Stati Uniti e il lavoro per Geen, la startup innovativa FemTech che ha cofondato insieme all’amica Lucia Vernino.
A proposito di dati, i libri (tutti) di
. L’ultimo è Quando i dati discriminano. Bias e pregiudizi in grafici, statistiche e algoritmi e poi c’è la newsletter che non può mancare nella tua casella mail. Semplice, diretta e precisa.Il Dato è tratto? è la nostra rubrica in collaborazione con le Ladynomics: un carosello su Instagram, un post sul loro blog per andare a fondo delle questioni che più ci interessano. Partendo dai dati.
Giulia ci consiglia:
📖 L’Arte della Gioia di Goliarda Sapienza. È il libro scandalo di una scrittrice straordinaria. È un romanzo d'avventura. È un'autobiografia immaginaria. È un romanzo di formazione. Ed è anche un romanzo erotico, e politico, e sentimentale. Insomma è un'opera indefinibile, piena di febbre e d'intelligenza, che conquista e sconvolge.
L’estate è fatta per riposare ma non vuoi farlo un pensierino per la formazione dell’ultimo trimestre dell’anno? Piano C per la tua Impresa è la consulenza personalizzata che fa per te.
Linguaggio inclusivo e Unconscious Bias, Industria 4.0, Digital Transformation, Educazione Finanziaria, Riprogettazione professionale, Data Science, Coding: tutto questo lo trovi nel Digital EmpowHer Toolkit.
Nato all’interno del progetto DigitalEmpowHer, promosso da Piano C, SheTech e ON/OFF Parma, il toolkit è pieno di attrezzi e spunti utili per il tuo percorso professionale e personale.
Migramoms in a Digital World
Il progetto è quasi giunto alla conclusione, per fine agosto infatti la piattaforma con le risorse gratuite sarà online e disponibile. Da lì in poi avrà inizio la fase di disseminazione e di impatto reale sulle comunità di stakeholder.La fase di piloting ha portato al lancio internazionale della piattaforma di formazione learningjourney.digitalempowher.eu e ora si va verso la fase conclusiva del progetto.
🖋️Dichiarazione dei Redditi: se ancora non l’hai fatta un memo veloce per ricordarti che puoi donare il tuo 5x1000 a Piano C: CF 97641830159
In trame di sorellanza di luglio ti vogliamo raccontare un aspetto legato alla comunicazione che accomuna alcune professioniste della nostra community: la newsletter.
- in ci porta in un viaggio formidabile tra i meandri della letteratura sudamericana, trasportate da un vento che soffia direttamente dall’America Latina, tra parole, profumi e suoni.
Ancora libri, ma questa volta Jessica Paolillo con Enne come libro, ci accompagna nel magico mondo della letteratura per l’infanzia. Pillole di meraviglia in cui perdersi con sorpresa e senza pregiudizio, tra cultura, arte e pluralità.
Un mix tra Ux Design, Tarocchi e vita da mamma freelance: questa è
di , spunti di riflessioni settimanali per andare oltre le fatiche quotidiane.Calliope Sguardo d’arte è creatività allo stato puro: Rossella Genovese e il suo tema tutto al femminile ci porta a conoscere arte, filosofia, scienza e le migliori mostre dell’anno a Milano e dintorni.
Come lavorare con i dati per non dare i numeri
a cura di Benedetta Tonnini - Project manager & Researcher on Data literacy topics @Dataninja
Quante volte abbiamo sentito le frasi i dati sono il nuovo petrolio? Oppure: la professione di data scientist è la più sexy del XXI secolo?
Probabilmente molte, al punto di esser diventate quasi dei luoghi comuni.
Era il 2006 quando il matematico britannico Clive Humby pronunciò la prima, e il 2012 quando il ruolo di data scientist è stato dichiarato il "più sexy" (qualsiasi cosa significhi essere sexy per una carriera) dalla Harvard Business Review . Nel corso degli anni, si è aperto un dibattito che ha aggiunto delle riflessioni interessanti al mondo dei dati.
C’è chi crede che la metafora del petrolio non sia (più) adeguata, e che i dati sarebbero più simili a una yellowcake o ancora che il “nuovo petrolio” sia piuttosto il tempo: per esempio quello che trascorriamo su piattaforme che poi raccolgono i nostri, di dati. La professione di data scientist si è evoluta non solo per le tecnologie utilizzate, ma anche grazie a contributi accademici che hanno arricchito i punti di vista, promuovendo un approccio femminista al lavoro con i dati.
Ciò che è certo è che usare, leggere e rappresentare i dati non dovrebbe essere una capacità per pochi eletti: l’alfabetizzazione ai dati (in inglese data literacy) è un set di conoscenze e competenze fondamentali non solo nella vita professionale - ogni mestiere che si basa sull’osservazione (e il racconto) della realtà parte dai dati - ma anche come individui e, soprattutto, come cittadini e cittadine.
Ok, ora che l’introduzione teorica l’abbiamo fatta, se si vuole familiarizzare con il mondo dei dati (e magari introdurli anche nella propria professione), da dove si comincia?
Un buon punto di partenza è conoscere come si struttura il ciclo di lavoro con i dati, che ora esploreremo attraverso le 4 fasi trova-pulisci-analizza-visualizza, fornendo consigli pratici per ognuna di queste.
✨Questo e gli altri articoli li puoi leggere sul nostro blog✨
“Tortura i dati abbastanza a lungo e ti diranno qualunque cosa.”
Ronald Coase
AAA Cercasi creatrici di nuove sinergie
Ci piacerebbe trovare aziende e associazioni che condividano i nostri valori, con cui costruire un dialogo attorno alle parole di Chiara e che siano disposte a sponsorizzare un numero della newsletter.
Se lavori in un’azienda a cui potrebbe interessare supportare Chiara scrivici: non vediamo l’ora di iniziare a progettare un nuovo numero!
Alla prossima parola
Grazie per aver letto fin qua. Se hai apprezzato Chiara, inoltrala a chi tieni, condividi i post che ti hanno colpita di più e se ancora non lo fai, seguici su Instagram e LinkedIn: sharing is caring!
Chiara è un lavoro collettivo, a luglio ringraziamo:
Fabiola Noris curatrice, Giulia Marchese per Che Storia!, Benedetta Tonnini per l’articolo e Laura Chiarakul per la grafica.
Grazie mille per avere menzionato la mia newsletter!! ❤️