Chiara #33: flow
Vita intensa, felicità a momenti, futuro incerto? E se il segreto di tutto fosse nel Flow? Diamogli un'occasione (e avvisiamo Tonino).
Hai mai sperimentato lo stato di Flow? Quella sensazione per cui tutto il resto scompare e tu ti senti completamente nel flusso di ciò che stai facendo? Coinvolta, appagata e soprattutto felice?
Come in estasi.
In Chiara di febbraio facciamo un tuffo nel flow, a partire dalla storia di Ornella e proseguendo con un po’ di consigli sul come raggiungerlo.
Che storia quella di Ornella!
Se diciamo flow, uno dei primi pensieri è collegato alla creatività: l’ispirazione creativa che coinvolge l’artista nella sua attività creativa (spoiler: il flow si può esperire in qualsiasi tipo di attività, ricreativa e anche lavorativa).
La storia di oggi ci porta a Trapani ma ci collega alla Francia: conosciamo Ornella Centineo, fumettista, colorista e illustratrice.
Di cosa parla la sua storia? Di una laurea in lingue, un non-sogno da bambina, di mostri, emozioni e coraggio di guardarsi allo specchio.
“Ho sempre disegnato, imbrattavo i diari di tutti i compagni
ed ero l’addetta ai cartelloni scolastici.
Però poter sognare è una fortuna, ed io ero una bambina molto pragmatica.
Ho imparato a sognare da grande,
quando ho scoperto che un sogno può diventare un progetto
e che quindi può essere realizzato.”
Ornella Centineo racconta così i suoi non sogni da bambina. Una cosa però è certa, il disegno è stata una costante nella sua vita, fin da quando con la sua amica si scambiava quaderni in cui disegnavano personaggi dei cartoni. E in quei disegni dell’infanzia, ora che ci ripensa, Ornella ritrova un po’ dei fumetti che crea oggi.
La laurea triennale in Lingue sembrava aver fatto prendere una piega diversa al percorso di Ornella, ma ecco che una tesi sulle tecniche di traduzione del fumetto franco-belga la riconnette con il mondo del disegno. La tesi è stata infatti la scintilla che ha fatto scattare in Ornella la voglia di approfondire il mondo del fumetto. Ed è così che, anziché proseguire con la specialistica in Lingue, inizia a frequentare il corso triennale presso la Scuola del fumetto di Palermo, e nel mentre lavora per mantenersi agli studi.
Anatomia, prospettiva, sceneggiatura, colorazione, lettering: dopo tre anni di studio Ornella è in grado di creare un progetto editoriale da cima a fondo.
Terminata la scuola trova subito lavoro: come colorista per Egmont Publishing, colorando le storie di Mickey Mouse, poi fa il suo ingresso nel mercato francese, la patria del fumetto, e inizia a lavorare per case editrici come Hachette, Scrineo e Les Arenes.
IL libro per eccellenza sul Flow, i consigli di Ornella e 1 magazine
🌊Vuoi conoscere tutto, ma proprio tutto sul Flow? 🌊
Leggi Mihaly Csíkszentmihályi. Puoi iniziare da Flow. Psicologia dell’esperienza ottimale dove trovi tutto sullo stato di flusso: felicità, espressione del potenziale, spinta al miglioramento. Oppure guarda il suo Ted, Flow, the secret to happiness. Un titolo, un programma.
Ornella ci consiglia un libro e due podcast.
📖Per dieci minuti di Chiara Gamberale.
“Dieci minuti al giorno. Tutti i giorni. Per un mese. Dieci minuti per fare una cosa nuova, mai fatta prima. Dieci minuti fuori dai soliti schemi. Per smettere di avere paura. E tornare a vivere.” Possiamo provarci?
🎙️Lavoro da Casa, Audra Bertolone intervista donne, mamme (e non) che hanno creato la loro attività di successo, riuscendo a conciliare vita famigliare e vita professionale.
🎙️Un millimetro al giorno un podcast di IlCorpoelaMente per ritrovare coraggio, determinazione e affrontare le piccole e grandi paure che ci autosabotano. Chi non ha una piccola autosabotatrice interna alzi la mano.
✂️Flow Magazine: la rivista per chi ama perdersi tra ritagli, carte decorate, font e illustrazioni. Una fonte di ispirazione dove immergerti per coltivare la creatività e ovviamente, fare un salto nel flow!
Giovedì 22 febbraio dalle 12.30 alle 14.30 - ONLINE gratuito
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Facciamo un salto nel flow
a cura di Fabiola Noris - Copywriter e Content Designer
La sensazione è di essere immersa in un flusso di energia in cui corpo e mente lavorano all’unisono. Sperimentare il flow accade nel momento in cui ti ritrovi immersa mentre stai facendo qualcosa che non solo ti coinvolge ma ti appaga. Per raggiungere il flow non serve una musa ispiratrice. La buona notizia è che puoi raggiungere questo stato, quasi estatico, mettendo in azione alcuni piccoli accorgimenti.
Probabilmente ne avrai già sentito parlare e magari ne avrai anche fatto esperienza. Il Flow, il flusso, è il termine che Mihaly Csíkszentmihályi, famoso psicologo ungherese naturalizzato statunitense, ha scelto per indicare le sensazioni che si provano in determinati momenti mentre si svolge un’attività.
“Ho dato il nome di flow a questa esperienza comune perché così tante persone hanno utilizzato le stesse immagini e le stesse metafore: nei momenti di massimo godimento interiore erano rapite da una forza estranea, si muovevano senza sforzo, come sospinte da una corrente di energia.”
Che cos’è il Flow?
Il flow è dunque un’esperienza ottimale: la persona che lo sperimenta si trova in una situazione di coscienza completamente immersa in ciò che sta facendo. Potremmo dire che si trova in uno stato di trance che gli provoca una sensazione così piacevole che tutto il resto non conta. Ma non è solo una questione di focus o concentrazione.
Chi può sperimentare il flow? Dalle sportive, passando alle scrittrici, fino alle chirurghe: non c’è limite al flow.
Spesso si pensa che lo stato di flow sia più facilmente realizzabile per le attività legate alla creatività. Molto spesso infatti si parla di uno stato estatico in cui si perde la connessione con lo spazio e il tempo. In realtà si tratta di una condizione che ciascuna di noi, indipendentemente dalla tipologia di attività che svolge può ambire ad esperire. Non si tratta di fare qualcosa che ci piace come meditare, leggere un libro, scalare una montagna. Il flow riguarda anche le attività lavorative. E qui viene il bello.
Riuscire a entrare in uno stato di flow mentre si lavora, infatti può portare solo che dei benefici. E no, non è cosa riservata solo a chi ha trasformato la propria passione in un lavoro. Il flow infatti non riguarda necessariamente la passione. Anzi, la buona notizia è che il flow è un’azione che si può allenare.
5 consigli sul flow
1) Avere obiettivi chiari e sapere cosa fare per raggiungerli.
Il primo aspetto affinché tu ti senta coinvolta positivamente in quello che stai facendo è avere un obiettivo chiaro da realizzare. Ma non solo. È necessario scomporre l’obiettivo in singole azioni. Proprio nella consapevolezza di quali siano i passi che devi fare per raggiungere il risultato finale e il realizzarli, ecco lì, sta il vero godimento interiore.
È il viaggio che conta, non l’arrivo a destinazione, questa frase sottolinea l’importanza di quanto sia fondamentale la qualità dell’esperienza che si vive mentre si tende al raggiungimento del risultato.
2) È tutta una questione di equilibrio tra opportunità e capacità
Per entrare nello stato di flow, è indispensabile essere in grado di portare a termine il lavoro. Se si considera al di là delle proprie capacità, genererà ansia, al contrario se sarà ritenuto troppo semplice, genererà noia. Ecco dunque che l’equilibrio tra ciò che sei in grado di fare e l’opportunità di andare al di là delle tue capacità entrando nell’ambito della sfida è la molla perfetta per far scaturire il flow.
In questo esperire il flow si trasforma in un incentivo a scalare la complessità delle sfide che ci si presentano e a salire di livello.
3) Qui e ora, è il presente che conta
Quando si entra nel flow, tutto il resto scompare. La percezione del tempo si altera, la sensazione è di essere in un’altra dimensione e l’attenzione viene assorbita dall’attività che si sta eseguendo.
Tutto si concentra nel presente, non c’è spazio per rimuginare sugli eventi passati o su quello che accadrà. Ogni cosa sparisce per incanto e ci si immerge completamente nell’azione.
Come favorire dunque il flow? Eliminando le possibili interferenze. Metti il telefono in modalità aereo e inizia.
4) Ascoltati: l’importanza del feedback immediato
Il feedback è importante, ma non quello degli altri, di una capa o di una collega.
Il feedback di cui stiamo parlando è il tuo. O meglio tutte quelle sensazioni che ricevi dal tuo stesso agire e che ti fanno capire di essere sulla strada giusta verso il tuo obiettivo.
Avere percezione di ciò che stai facendo, sentire e osservare come le cose procedono è un aspetto importante affinché il senso di appagamento del flow si manifesti.
5) Armonia senza bisogno di controllo
Quando si sperimenta il flow, la sensazione principale è quella di avere il pieno controllo su ciò che si sta facendo. In realtà il controllo ad un certo punto viene meno perché quello che si realizza è un’armonia totale tra azione e inconscio.
“È come se non fossi davvero padrone delle tue azioni, ma ti muovessi all’unisono con qualcos’altro. È da qui che viene la sensazione positiva.”
Stato di flow: il benessere al lavoro
Il flow provoca un momentaneo benessere interiore, ci fa sentire appagate e felici, ci fa sentire in grado di realizzare i nostri obiettivi, corpo e mente lavorano in perfetta sinergia mostrandoci le loro (nostre) infinite potenzialità.
E soprattutto, a lungo andare, migliora la qualità delle nostre vite. Ci porta infatti a lavorare costantemente un gradino sopra le nostre capacità, sfidando i nostri limiti in quella porzione di terreno dove siamo in grado di farcela e salendo nuovi livelli di complessità. Il flow ci porta ad evolvere. In meglio.
“Il flow, in quanto comporta che si raccolgano le sfide e si sviluppino le capacità, porta alla crescita.”
Portare il flow nel nostro lavoro è dunque una condizione necessaria, chi lavora traendo piacere da ciò che fa, lo farà meglio e con più soddisfazione. Non aspetterà di timbrare il cartellino in uscita per iniziare a vivere la propria vita.
Inizierà ad essere felice.
“La felicità è qualcosa che sta a noi raggiungere, è il risultato della consapevolezza che stiamo facendo del nostro meglio, è la soddisfazione provata nell’esprimere tutte le nostre potenzialità, che motiva la differenziazione e porta all’evoluzione.”
E tu, hai mai vissuto l’esperienza del flow? Raccontacelo!
✨Questo e gli altri articoli li puoi leggere sul nostro blog✨
“La felicità richiede uno sforzo impegnato per manifestarsi”
Mihaly Csíkszentmihályi
AAA Cercasi creatrici di nuove sinergie
Ci piacerebbe trovare aziende e associazioni che condividano i nostri valori, con cui costruire un dialogo attorno alle parole di Chiara e che siano disposte a sponsorizzare un numero della newsletter.
Se lavori in un’azienda a cui potrebbe interessare supportare Chiara scrivici: non vediamo l’ora di iniziare a progettare un nuovo numero!
Che il potere del flow sia con te.
Grazie per aver letto fin qua. Se hai apprezzato Chiara, inoltrala a chi tieni, condividi i post che ti hanno colpita di più e se ancora non lo fai, seguici sui Instagram e LinkedIn: sharing is caring!
Chiara è un lavoro collettivo, a febbraio ringraziamo:
Fabiola Noris curatrice e redattrice dell’articolo dedicato al flow, e sì, conferma di averlo scritto in uno stato di flusso, Ornella Centineo per Che Storia! e Laura Chiarakul per la grafica.